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Creare uno strumento che consenta una previsione accurata dei difetti di fonderia: questo l’obiettivo del progetto iniziato un anno fa nell’ambito del programma “Competitività regionale e Occupazione”.

Per riuscire a limitare gli scarti, la Fonderia Zardo SpA mette già in atto un attento controllo in fase metallurgica. Con questo nuovo lavoro di ricerca si vuole realizzare un’ulteriore griglia di controllo che, attraverso un articolato sistema di raccolta dati, poi elaborati con l’utilizzo di algoritmi non lineari, limiti in generale gli scarti interni e riduca ulteriormente anche quella piccola percentuale di scarti occulti che si trasforma in resi.

Tre i soggetti coinvolti: Fonderia Zardo SpA, incaricata di gestire le fasi di produzione, prototipazione, sperimentazione, raccolta dati, implementazione data base; Proservice srl per la fornitura del software di controllo di processo e il Dipartimento di Tecnica e Gestione Industriale dell’Università di Padova per lo studio della correlazione fra i vari dati di produzione.

Il vantaggio naturalmente è di tipo economico ma anche e soprattutto ambientale, dal momento che abbattere gli scarti significa risparmiare fattori produttivi tra i quali in particolar modo le fonti energetiche.

C’è, inoltre, un altro vantaggio all’interno di questo sistema: la rintracciabilità di ogni variabile per singola fase produttiva.